Il vangelo delle beatitudini
Festival Bellandi
Giovedì 11 aprile 2019 - ore 20.45
di e con Aida Talliente
disegno luci Luigi Biondi
assistente al suono Alessandro Barbina
video animation Cosimo Miorelli
assistente al video e alle proiezioni Roger Foschia
elementi scenici Luigina Tusini
grafica per le proiezioni Giulia Spanghero e Virginia Di Lazzaro
grafica Massimo Staich
fotografia Matteo De Stefano
consulenza e realizzazione sonora di alcune parti Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig
produzione ariaTeatro - CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia
patrocinato da Centro d’Accoglienza E. Balducci
disegno luci Luigi Biondi
assistente al suono Alessandro Barbina
video animation Cosimo Miorelli
assistente al video e alle proiezioni Roger Foschia
elementi scenici Luigina Tusini
grafica per le proiezioni Giulia Spanghero e Virginia Di Lazzaro
grafica Massimo Staich
fotografia Matteo De Stefano
consulenza e realizzazione sonora di alcune parti Massimo Toniutti, Alberto Novello, Giorgio Pacorig
produzione ariaTeatro - CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia
patrocinato da Centro d’Accoglienza E. Balducci
Il discorso della montagna riportato agli uomini segna la traccia per entrare dentro un percorso di parole e storie che si interrogano sul tema della speranza, che la chiedono, che la cercano. Speranza legata agli affetti più cari, speranza davanti alla difficoltà del vivere, speranza dove non è possibile averne, speranza come augurio. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.
Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.
Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta.
Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F.L.R., ergastolano in un carcere di massima sicurezza.
Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, al di là di me, al di là di te, al di là di quello che succederà.
Primo quadro: gli umili e i puri di cuore. Dedicato alla mia famiglia.
Secondo quadro: quelli che piangono e quelli che hanno compassione. Dedicato a Mario Vatta.
Terzo quadro: i non violenti. Dedicato a F.L.R., ergastolano in un carcere di massima sicurezza.
Quarto quadro: quelli che hanno fame e sete di giustizia e i perseguitati a causa della giustizia. Dedicato a quelli che hanno il coraggio di andare fino in fondo perché sentono che qualcosa esisterà, al di là di me, al di là di te, al di là di quello che succederà.