Ikone

Venerdì 02 ottobre 2020 - ore 20.45

Musica e libretto di Nicola Segatta
Cinque dipinti in musica, dal Vangelo di Matteo e di Giovanni, in greco ed ebraico.
Parole che hanno attraversato i secoli come un raggio di luce, cantate nella lingua in cui furono scritte, raccontate nella lingua di oggi.
Un’opera alla ricerca del sacro.
Proiezione cinematografica e presentazione del CD-DVD libretto dell'opera e del suo lancio internazionale.
La registrazione è stata realizzata da La Piccola Orchestra Lumière diretta da Giancarlo Guarino con la partecipazione di Giovanni Sollima (violoncello solista improvvisatore), Joanna Klisowska (soprano), Sehrat Akbal (canto curdo), il Coro Filarmonico Trentino, Sandro Filippi (maestro di coro) e le voci degli attori Marco Alotto, Maria Vittoria Barrella e Denis Fontanari.


EVENTO GRATUITO

La Piccola Orchestra Lumière
Giancarlo Guarino direttore
Giovanni Sollima violoncello solista improvvisatore
Joanna Klisowska soprano
Sehrat Akbal canto curdo
Coro Filarmonico Trentino
Sandro Filippi maestro di coro
Marco Alotto, Maria Vittoria Barrella, Denis Fontanari attori

1. Κύριε ἐλέησον - Kyrie eleison - Signore pietà
2. Μακάριοι - Makarioi - Le beatitudini, parabola del granello di senape
(Matteo: 5, 3-12; 1, 31-32)
3. Intermezzo: The Emergence of everything
4. Ἐγὼ εἰμὶ τὸ φῶς - Egõ eimi to fõs - Io sono la luce
(Giovanni: 8,12)
5. אבינו מלכנו  -  Avinu malkeinu - Padre nostro ebraico
6. Πάτερ ἡμῶν - Pater imõn - Padre nostro cristiano
(Matteo: 6, 9-13)

La storia di un luogo e  di un momento preciso è il punto di partenza per narrare qualcosa di universale e senza tempo: il senso del sacro.
Trento, città del Concilio, un tempo ospitava molte chiese e una sinagoga. Nel 1475 da questa furono prelevati e mandati al rogo gli ebrei della città, accusati falsamente dell’omicidio rituale di un bambino. Oggi, la Chiesa di San francesco Saverio, sede delle rappresentazioni di Ikone, si trova a soli duecento passi dall'ex-sinagoga.
L'opera sacra alterna momenti di pura poesia, brio, provocazione e urgenza, pungolando e accarezzando l'animo “di chi è ateo, agnostico, fedele di una qualsiasi religione, libero pensatore o indifferente”, nell'intento di “appagare nelle persone – come si placano la fame, il sonno, il freddo, o il desiderio – un bisogno primario che la società moderna non sembra altrettanto dedita a soddisfare: il senso del sacro”.  

“Quest’opera è divisa in cinque dipinti musicali d’ispirazione mediterranea. Ho cercato con l’orchestrazione di riprodurre l’oro dei fondali bizantini, fondendo il timbro degli ottoni con la celesta, il mandolino, il clavicembalo e l’arpa; accostando il suono dei legni e degli archi ho mimato gli accordi di colore, semplici, essenziali e infallibili, di anonimi pittori ortodossi, dei miniaturisti armeni, di Andrei Rublev. I passi biblici, che corredano tradizionalmente le sacre effigi ortodosse, sono tracciati sulla musica con l’ausilio del canto. Il coro e i solisti intonano alcuni dei passi più celebri del Nuovo Testamento, tratti dal Vangelo di Matteo e di Giovanni, nella lingua originale, tipica delle icone: il greco antico. Questi versi, cantati nella lingua in cui furono scritti, risuonano oggi come incomprensibili formule magiche – potenti come le parole della mamma per un neonato che non conosce alcuna lingua”.
Nicola Segatta

La partitura inizia con il Kyrie Eleison, inteso però come «Signore sii buono», la frase con cui i malati avvicinavano Gesù chiedendo un miracolo.
Il primo movimento si chiude con una trasposizione in musica dell'Inferno della Cappella degli Scrovegni di Giotto.
Il secondo movimento, Makari, propone alcune frasi delle Beatitudini (benedicendo anche gli atei) e la parabola del granello di senape.
Il terzo, Ego eimi to fòs, trasfigura in un crescendo iridescente «Io sono la luce, io sono la via» dal Vangelo di Giovanni.
Il penultimo movimento è il Padre Nostro ebraico, Avinu Malkeinu.
Un attore, fantasma colpevole, riappare con cinque secoli di ritardo per ritrattare la testimonianza con cui aveva condannato all'estinzione gli ebrei di Trento.
Il quinto e ultimo movimento è il Padre Nostro cristiano in greco.

Hanno interpretato i brani una soprano barocca polacca e un cantante curdo, formatosi in gioventù come muezzim, che ha cantato il Padre Nostro cristiano ed  ebraico...in una chiesa cattolica.
Due attori, nel ruolo di angeli, ambasciatori del Regno dei cieli sulla Terra, interpretano per il pubblico le Ikone, traducendo tra un movimento e l'altro i testi cantati nei pensieri e nella lingua di oggi.

La curatissima edizione a copertina rigida contiene un DVD, un CD con gli estratti musicali e il libretto dell’opera
Subtitles AR DE EL EN ES FR HE HY JA IT NL PL PT RU TR ZH
Recording Mix and Editing iMhOSoundlab
Graphic design Giorgia Molinari
Booklet IT EN
Video JUMP CUT  Produced by Associazione culturale IL VAGABONDO
Copyright Quadrivium/Squilibri 2020 

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È necessaria la prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I posti sono 180, se le prenotazioni fossero troppe ci sarà una seconda replica alle ore 22.

 

 

                          

                                                                     

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